THE VULNERABLE PRENATE
LA VULNERABILITA’ DEL BAMBINO “PRENATALE”
DR William Emerson
Traduzione e adattamento di Tamara Macelloni
Questo articolo chiarisce le condizioni in cui le esperienze prenatali producono effetti su tutto il resto della vita e descrive le prospettive necessarie per comprendere gli effetti dei traumi prenatali.
Introduzione
Il bambino prenatale (il bambino non ancora nato, ancora nel ventre materno) è estremamente vulnerabile per moltissimi motivi, che non sono né riconosciuti né ben distinti.
Molte persone pensano, o partono dal presupposto, che i bambini prenatali non sono coscienti e a stento attribuiscono loro lo status di essere umano. Ricordo un recente viaggio in treno durante il quale una madre in attesa sedeva in una carrozza fumatori piena di gente chiassosa. Le chiesi se si stava preoccupando per il bambino che era dentro di lei e se pensava che il fumo e l’ambiente rumoroso potessero dar fastidio. Ella rispose: “ Certamente no, a questo stadio i bambini non sentono niente”!
Niente potrebbe essere più lontano dalla verità. Le teorie e le ricerche degli ultimi 20 anni dimostrano che le esperienze prenatali non solo possono essere ricordate, ma hanno anche un impatto sull’intera vita della persona. Lo scopo principale di questo articolo è di chiarire le circostanze in cui le esperienze prenatali avranno un impatto importante sul resto della vita e descrivere le prospettive teoriche e le ricerche necessarie per comprendere gli effetti dei traumi prenatali.
Sistemi di “traumi interattivi”
Le esperienze prenatali hanno maggiori possibilità di avere un impatto sul resto della vita quando sono seguiti da condizioni rinforzatrici o traumi interattivi. Il termine trauma interattivo significa che i traumi interagiscono fra loro nel produrre i loro effetti. Nell’ambito delle analisi statistiche, interattivo significa che gli effetti dei fattori dipendono dalla presenza di altri fattori. Entrambe queste definizioni comunicano il significato di interazione che usiamo in questo articolo. Per esempio, è improbabile che essere bloccati nel canale del parto durante la nascita causi un senso di claustrofobia negli adulti. Tuttavia è possibile soffrire di claustrofobia se traumi simili e “rinforzatori” si presentano in seguito.